Come fare affinché le clienti del tuo Centro & del tuo Salone si fidino di te

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Uhhhhhhhhh che argomento…

Grande problema: “le clienti del mio centro estetico non si fidano di me!” , “le clienti del mio salone acconciatura non mi seguono”

Mi sento fare sempre le solite domande:

– Non riesco…
– Non mi capiscono..
– Come devo fare?
– Cosa devo dire per farmi comprare?
– Come posso sviluppare la spesa delle clienti?

La domanda che mi faccio io è: come mai quando 27 anni fa ho iniziato, queste domande si erano impadronite della mia testa e con esse le domande delle persone che incontravo?

Oggi dopo quasi 3 decenni di onorata professione, io ho molte più certezze ma vedo che questi dubbi e insicurezze continuano a essere molto diffusi sul mercato.

Come fare affinché le clienti del tuo centro estetico, del tuo salone acconciatura si fidino di te?

Cosa ho fatto io per andarmi a prendere certe sicurezze?

Ho girato l’Italia, ho girato una parte di Europa e ho fatto anche un paio di viaggi negli Stati Uniti.
Ho fatto qualche debito per capire, per imparare, per liberarmi di paure e insicurezze, ho trovato cose buone e meno buone.

In un primo momento pensavo ci fosse una strada unica, ovvero: facciamo così, facciamo tutti nel solito modo e funziona.

Pensavo ci fosse la ricetta magica, il metodo, la formula, d’altronde mi stavo rivolgendo a sistemi che venivano dagli Stati Uniti dove la strategia di marketing, la strategia di vendita è:

noi siamo i migliori, noi abbiamo la formula magica, fai così e funziona, funziona per tutti, impossibile che non riesca a funzionare.

Ho passato 10 anni a sentire questi racconti, ho conosciuto un sacco di persone che raccontavano un sacco di successi di cose che funzionavano e io, io povero stronzo, non avevo i loro risultati, non capivo dove sbagliavo, mi rivolgevo a Tizio e a Caio, facevo con loro sessioni di coaching (all’epoca si chiamavano così) per capire cosa sbagliavo, come sbagliavo.

La cosa strana è che c’erano incongruenze tra ciò che mi dicevano e ciò che succedeva e che facevano…aveva proprio ragione mia moglie (all’epoca mia fidanzata) quando mi diceva che “la stavano raccontando”.

Non che non avessero risultati, qualcuno di loro li aveva anche, ma erano una piccola parte, qualcuno di loro li aveva ma erano molto inferiori rispetto a ciò che raccontavano.

Ho passato gli anni ’90 così a masturbarmi la testa facendomi domande sul perché gli altri si e io no.

Mi pareva di essere ritornato ragazzo, quando inseguivo tutte le ragazzine e non ne prendevo una, soffrivo della sindrome del non … mentre i miei amici dicevano che loro a donne…a frotte (insomma un sacco).

Che delusione!!! Che sofferenza!!! Che senso di incapacità!!! Che senso di inadeguatezza!!!

Insomma mi hai capito vero?

Solo dopo ho capito che non potevano avere tutte queste donne se erano sempre insieme a me. Quando le avevano? Di notte?

Solo dopo ho capito che io ero l’unico sincero, l’unico a dire la verità. Solo dopo ho capito che eravamo tutti sulla solita barca e la differenza tra me e loro era l’uso delle parole.

Solo dopo, dopo che avevo acquisito le mie sicurezze, dopo che ho avuto qualche piccolo successo personale, solo dopo che mi sono fidanzato, questi debosciati hanno confessato ciò che era chiaro dalle azioni, dai comportamenti.

Le cose sono cambiate? Macché.

Mio figlio, che contrariamente al padre successo ne ha, vive la solita situazione con i suoi amici che, per apparire, raccontano improbabili cazzate su successi inesistenti.

Tornando al mondo del lavoro, le cose non sono diverse.

Oggi, oggi che ho le mie sicurezze, oggi che so cosa funziona e cosa non funziona, oggi che so riconoscere i bugiardi, oggi che tra le righe riesco a leggere chi funziona e chi la racconta…vedo che è sempre uguale.

Anche oggi, talvolta per pochi istanti, vengo affascinato (sì, termine azzeccato) da chi dice di ottenere risultati fantasmagorici, risultati immediatissimi e mi chiedo sarà vero?

Allora leggo tra la righe, leggo tra le parole, guardo i fatti e vedo i bags (batteri, buchi neri).

Chi sono questi superuomini? Cosa fanno? Cosa dicono?

Tutti uguali, esattamente come negli anni ’90 negli Stati Uniti.

Solita strategia: parlano male degli altri, hanno un passato oscuro, nebuloso, non ci sono tracce, appena arrivati sulla terra per opera dello Spirito Santo hanno prodotto risultati.

Il casino è che ti dicono che sono già decenni che funzionano e producono risultati e, mentre loro sono geniali, gli altri sono tutti incapaci.

Al loro cospetto ti senti inutile, microscopico, incapace.

Loro giocano su questo, loro giocano sul fatto di farti sentire inadeguata, è il loro sport olimpico (Rio 2016), fanno vacanze meravigliose, guidano macchine stupende, registrano da spiagge stupende, sono sempre in vacanza, non lavorano mai, registrano video in costume, dall’elicottero, da stanze di suite stupende, loro esistevano prima del creato, loro hanno creato tutto prima di tutti.

Domanda.

Come mai se vado su internet, dove è tracciata anche la nascita di mio figlio, di questi santoni non c’è traccia?

Come mai non raccontano mai il loro passato nel dettaglio?

Come mai hanno sempre fatto tutto bene dal primo giorno?

Come mai non c’è traccia di cosa non è andato?

E tanti come mai ancora…

Come fare a riconoscerli?

Semplice da ciò che dicono e scrivono, tipo:

– Io sono stato il primo
– Parlano di segreti e formule magiche
– Metodo infallibile
– Ti dicono che tutto funziona e se per te non funziona è colpa tua
– Dicono di essere i migliori, spesso parlano di ciò che non sanno, parlano perché pensano che per qualche motivo sconosciuto hanno diritto a mettere bocca e becco su tutto
– …e altre cose di questo tipo…

Sono i fautori di fare e riuscire velocemente e chi non riesce…

Purtroppo solo una piccola percentuale riesce ad ottenere i risultati che questi sedicenti santoni dicono e si parla di un 15%, forse 20%.

Il problema è che questa piccola percentuale urla al mondo i propri risultati, lo fa in maniera talmente forte, stimolata dai santoni e dalla situazione che chi non riesce si vergogna, si sente stupida e per non fare brutta figura sta zitta.

Il problema è che chi sta zitta è l’enorme maggioranza.

Purtroppo pochi hanno il coraggio di andare controcorrente, di dire per me non ha funzionato.

Il fanatismo, le sette, sono la rovina del business.
Se non ci diciamo, se non raccontiamo la verità, il movimento non cresce.

In questi contesti chi non adora il sovrano viene fatto fuori, ghettizzato ed è destinato a sparire nel girone infernale dove brucerà al rogo.

Succede che i santoni nel lungo periodo non riescono a fidelizzare clienti, perdono le persone, non hanno argomenti e continuamente devono ricreare massa critica da un’altra parte, con altre persone, con altri seguaci, con altri chierichetti.

Questa è la conferma che presto e bene difficilmente vanno d’accordo.

Questo è per dirti che per costruire fiducia, credibilità e fidelizzare clienti, modalità operative, far crescere l’incasso e farlo crescere nel tempo, ci vogliono costanza, idee, programmi.

La credibilità si conquista quotidianamente, a volte applicando le regole, a volte uscendo dalle regole, altre volte adattandosi alle situazioni.

Come dico sempre alle mie socie: la competenza non ha bisogno di preparazione, la competenza si costruisce mattone su mattone.

Capisco la fretta, capisco l’urgenza MA ho visto persone che correndo sono inciampate e si sono fatte molto male.

La cliente ti mette alla prova ogni volta, tu bisogna che ci sia ogni volta, che tu non tradisca mai le sue aspettative e ciò che vale per te potrebbe non valere per un’altra collega.

È pericoloso che io ti dia qualcosa che è mio e che mi rappresenta, si rischia che fino a quando succede ciò che è previsto dal copione bene, nel caso in cui si esca dal copione…se non sai non sei, non fai, non ottieni…

Insomma sei fregata.

Meditate gente, meditate…

D.

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