Un caro benvenuto a te che stai leggendo!
Prendo spunto da una mail di una tua collega ricevuta nei giorni scorsi per parlare del seguente argomento: come riconoscere chi ti aiuta davvero nella gestione della tua azienda.
Come fare a distinguere chi parla e basta, chi ti “insegna” soluzioni preconfezionate senza poi preoccuparsi se per te funzionano o meno
DA
chi invece si prende cura di te e lavora con te fianco a fianco, proponendoti (mai imponendoti) strumenti, metodi e soprattutto aiutandoti a crescere e migliorare come imprenditrice e come persona.
E’ un po’ come la differenza fra il genitore che a una domanda del figlio risponde “E’ così perché lo dico io” e chi, invece, dedica tempo a dare delle spiegazioni ed è sereno anche nell’ammettere che in una particolare circostanza potrebbe aver sbagliato, prendendo spunto per imparare qualcosa di nuovo dalla situazione.
In questo post trovi suggerimenti che sono frutto della mie esperienze come imprenditore e quelle apprese grazie a molte vostre colleghe e colleghi.
Chissà se anche tu, come me, ti sei scocciato di chi fa promesse senza mantenerle, di chi è scorretto, incoerente, incapace, di chi ti fa spendere soldi senza farti ottenere risultati…
Come riconoscere chi è davvero il partner giusto per la tua azienda?
Ecco 7 suggerimenti, 7 esperienze testate sulla mia pelle alle quali prestare attenzione (è esattamente ciò che faccio io quando valuto un nuovo consulente o un nuovo fornitore, di qualsiasi genere, quando cerco informazioni su un corso o un percorso formativo per me e per il mio team).
1) Ricerca il più possibile informazioni professionali sul consulente
E’ giusto sapere se conosce bene il tuo settore, da quanti anni svolge la professione, se offre soluzioni personalizzate, se condivide parte della sua esperienza e del suo sapere come professionista attraverso un blog o altre forme di informazione.
E’ bene evitare di leggere solo quanto scritto sul sito, ricerca anche su Internet e sui Social Network (Facebook, Linkedin…)
2) Se riesci cerca informazioni anche sulla sfera personale
E’ importante tenere a mente che la persona e il professionista sono le due facce della stessa medaglia (o essere umano se preferisci): una persona scorretta nella sfera personale lo é anche in quella professionale…e viceversa.
Come fare a reperire questo tipo di informazioni? Ancora una volta internet e i social network (Facebook & Co.) ti sono di aiuto. Anche qualche chiacchierata con i colleghi o con i fornitori: di un professionista davvero conosciuto nel tuo settore qualcuno ne ha sicuramente sentito parlare e saprà qualcosa sul suo conto!
3) Prendi informazioni sulla sua esperienza imprenditoriale
Tanti, troppi personaggi, dopo aver frequentato qualche corso si vendono come grandi professionisti. Nascono come funghi e sono molto, molto, molto pericolosi per te e per la tua azienda. E’ importante capire se quella gente ha avuto esperienze imprenditoriali e che risultati hanno ottenuto nella loro azienda.
Ascolta le loro storie e, soprattutto, vai anche oltre: verifica, tocca con mano.
Prendi informazioni direttamente alla Camera di Commercio. E’ giusto che tu sappia se chi ti insegna a guadagnare e a gestire la tua azienda abbia, a sua volta, guadagnato veramente e gestito in maniera funzionale e produttiva e correttamente la sua.
Verifica anche se in passato ha avuto problemi economici, come ne è uscito e anche se per farlo ha usato metodi ortodossi.
4) Parla direttamente con alcuni clienti
Un sito o blog aziendale che si rispetti contiene sempre una sezione o una pagina dedicata a “cosa dicono di noi” nella quale vengono riportate le testimonianze dei clienti.
Inoltre anche sulla pagina Facebook aziendale trovi colleghe e colleghi che stanno lavorando o hanno lavorato in passato con “questo” o con questa azienda. Leggi ciò che scrivono e parla con alcune di loro personalmente (per telefono o se riesci anche di persona). Chiedi loro tutto ciò che ti occorre sapere e, mi permetto di aggiungere, chiedi loro quali sono i punti negativi, gli aspetti mancanti, i comportamenti che non piacciono, le cose promesse non rispettate.
Solo così abbiamo davvero elementi per fare una scelta che ti tutela.
5) Capire se oltre al “vil” denaro è sinceramente interessato a te come persona e imprenditrice/imprenditore
Questa è forse la parte più difficile e più facile.
Difficile perché gli indicatori sono complessi. Facile perché… certe cose si sentono a pelle.
In realtà ci sono alcuni aspetti ai quali è bene prestare attenzione nel corso dei primi colloqui (telefonici e di persona):
- Il professionista fa molte domande su di te e sulla tua realtà? ascolta con attenzione quanto racconti?
- E’ rispettoso del tuo tempo e dei tuoi impegni?
- Ti offre la possibilità di vederlo in azione realmente prima di lasciarti decidere se affidarti a lui?
- Quando viene nel tuo centro per la prima volta ti chiede di visitarlo e ti fa domande sinceramente interessate?
- Ti risponde al telefono o ti richiama anche al di fuori dell’orario canonico di lavoro? Insomma quanto è disponibile.
- Quanto lo senti in empatia con te?
- Insomma è più interessato a sciogliere i nodi che ti hanno spinto a contattarlo, seguendo i tuoi bisogni o…parla “orgasmicamente” (scusa il termine, mi pare renda l’idea) con il solo scopo di dispensarti le sue perle di saggezza. Perché l’importante è che tu lo ascolti, sai lui ha da insegnarti tanto…
6) Attenzione a come struttura il rapporto di consulenza
Questo punto è strettamente collegato al precedente. Avere la conferma che il consulente ha davvero a cuore te come persona e come imprenditore; lo si capisce da come viene strutturato il tempo passato insieme.
Quindi particolare attenzione al rapporto di consulenza:
- Quanto parla il consulente e quanto invece fa domande e, soprattutto, ascolta le tue risposte?
- Ti ascolta davvero? Cioè ti ascolta con gli occhi ?
- Tende a importi strategie e metodi o te li propone adattandosi alle tue esigenze, aggiustando il tiro insieme a te?
- Ti dice cosa fare o ti spiega anche come farlo e ti allena nel farlo? Insomma ti insegna a pescare?
- Tende a fare le cose al posto tuo (anche perché ritiene di farle meglio di te) o ti accompagna con pazienza affinché tu le faccia da sola e in maniera sempre più autonoma?
- Le risposte come te le dà? I tasti che tocca sono di vario tipo? Percepisci conoscenza in vari ambiti? O hai la sensazione che, in fondo in fondo, ripeta in maniera diversa sempre le stesse cose?
- Se oltre alle consulenze in istituto fa anche corsi in aula (lui e/o suoi collaboratori) a fine giornata come ti senti? Stanca e con il cervello che ti scoppia, o carica e motivata? E il giorno dopo in cabina sai esattamente come applicare le nuove conoscenze apprese?
- Se qualcosa non ti riuscisse, è la strategia che è sbagliata o sei tu che sei poco capace secondo lui, quindi inadatta ai suoi insegnamenti?
- Ciò che ti dice funziona solo in un primo momento, a breve termine e perde immediatamente efficacia dopo pochissimi mesi?
7) Misura i risultati
Se la consulenza e i corsi funzionano davvero, tra i risultati che è possibile ottenere alcuni sono tangibili e misurabili già nel breve periodo e altri a distanza di tempo.
Quelli misurabili e visibili già nei primi mesi sono : un aumento degli incassi, un aumento del tuo stipendio, utili per l’azienda. Quanto hai fatto più dello stesso mese dell’anno precedente? E quanto hai fatto più dello scorso mese?
Insieme ai suddetti esempi, attenzione se esiste una rinnovata armonia all’interno della squadra, attenzione se certe idee del “personaggio” possono diventare terreno fertile per il virus della competizione interna.
Se un professionista evita di inserire indicatori per il controllo e si dimentica di analizzare insieme a te l’andamento della tua attività, sicuramente ti fornirà un aiuto di basso livello.
Per capire se una strada è corretta, per valutare quanto cammino abbiamo percorso, bisogna avere il contachilometri e il navigatore satellitare, giusto?
Ci sono risultati difficilmente misurabili nel breve periodo, ma da monitorare attentamente:
- Cambiamenti nel modo di lavorare
- Miglioramenti nei rapporti fra te e le tue collaboratrici
- Comunicazione migliore con le clienti
- Miglioramento dell’organizzazione nel centro
- Miglioramento qualitativo dell’aria respirata all’interno del centro
- E tu, tu come ti senti? Motivato? Più consapevole? Hai voglia di arrivare lontano? Oppure ti senti stressato, confuso e…infelice?
Questi sono secondo me i 7 punti basilari per evitare di cadere preda/ostaggio di personaggi superficiali, inutili e spesso dannosi.
E tu cosa ne pensi? Hai altri spunti utili per comprendere chi ti aiuta davvero?
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“Se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se io ho un’idea, e tu hai un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee” (G.B. Shaw)
A presto!
Davide