Gestione dello staff: come ti comporti con le tue “clienti interne”?

Tra le problematiche che riscontriamo più frequentemente nelle nostre attività di consulenza ed affiancamento alle estetiste titolari ci sono sicuramente quelle relative alla gestione del personale. Dopo tanti anni di esperienza sul campo, ti garantiamo che ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori!

Ogni estetista titolare ha il suo approccio particolare e la sua personalità, che condizionano in maniera determinante anche l’approccio con lo staff. Purtroppo, però, ci sono alcuni modi di fare non si rivelano sostenibili a lungo termine e che possono condurre ad attriti, problematiche ed incomprensioni. Tutte condizioni che vanno a gravare sulla stabilità e sulla tenuta della tua attività. La gestione ottimale del team di lavoro è indubbiamente una delle colonne portanti di un centro estetico di successo. Lo staff dovrebbe essere considerato un valido supporto su cui poter contare riguardo ad ogni aspetto del tuo lavoro e non un’ulteriore fonte di preoccupazioni e stress.

Ma come coordinare i diversi membri dello staff?

Come comunicare al meglio?

Come diventare una vera e propria leader?

La selezione dello staff: occhi aperti!

Viviamo in un contesto storico particolare, in cui il mondo del lavoro sta subendo dei cambiamenti davvero importanti. Se da una parte, com’è giusto che sia, i lavoratori e le lavoratrici non sono più disposti ad accettare di essere sfruttati e di lavorare senza prospettive per pochi spiccioli, dall’altra la cultura del lavoro sembra vacillare. Molte realtà faticano a trovare personale motivato e disposto a rimboccarsi le maniche, anche offrendo condizioni economiche di tutto rispetto. È sempre più difficile trovare delle persone che abbiano voglia di mettersi in gioco, imparare e che siano disposte ad andare incontro alle esigenze del proprio datore di lavoro.

Gestione dello staff centro estetico

Sono sempre più frequenti, invece, pretese assurde, sia dal punto di vista economico che relativamente agli orari ed alle modalità di lavoro. Va benissimo andare incontro alle esigenze della dipendente, ma non può essere lei a dettare tutte le condizioni.

Chi ben comincia è a metà dell’opera. Uno dei consigli che possiamo darti è sicuramente quello di scegliere con criterio ed attenzione il personale da assumere. Le capacità tecniche, la formazione e l’esperienza non sono qualità sufficienti. Quando giudichi una candidata è importante anche valutare altri fattori: la sua disponibilità, il suo modo di approcciarsi al lavoro, il suo carattere e le sue prospettive per il futuro.

La cliente esterna e la cliente interna

Ti proponiamo questo interessante “parallelismo”. Tu devi interfacciarti con due tipologie di clienti: quella esterna e quella interna. Con “cliente esterna“ intendiamo, naturalmente, la persona che si rivolge a te per i tuoi servizi. E quella interna? Ebbene sì, è la proprio la tua dipendente.

La cliente esterna è una profana dell’estetica: non ha esperienza nel settore, spesso non sa cos’è meglio per lei. Il tuo compito è quella di guidarla e di consigliarla, spiegarle quali sono i benefici nell’adottare alcune scelte e così via. Tu le offri la tua competenza ed il tuo tempo, lei, naturalmente, ti ripaga economicamente e (si spera!) scegliendo te come punto di riferimento.

La cliente interna (la tua dipendente) il più delle volte è ignara di come si gestisca un centro estetico: non sa cosa voglia dire avere un’attività, non sa quali sono i costi che devi affrontare, non conosce le difficoltà legate al tuo ruolo, non ha ben chiara la differenza tra il suo ed il tuo lavoro. Può essere anche l’estetista più brava e competente del mondo, ma una persona che ha sempre fatto la dipendente difficilmente conoscerà nel dettaglio le difficoltà e le spese che comporta la gestione di un’attività. Spesso non si rende conto che il lavoro che svolgete è totalmente differente. Magari puoi trovare un’eccezione nelle estetiste dipendenti che hanno già avuto un centro estetico, che sanno cosa vuol dire essere titolari, ma si tratta di casi molto rari.

Che tipo di relazione costruire?

Cosa accomuna queste due tipologie di cliente? Sono entrambe relazioni di “interesse” che presuppongono un dare ed un avere, non sono rapporti di amicizia (e non c’è assolutamente nulla di male in questo!). O meglio, può esserci anche amicizia, ma non è l’elemento costitutivo della vostra relazione, eventualmente è un “di più”.

Come ci sono le “cattive” clienti esterne, ci sono anche le “cattive” clienti interne. E così come vuoi evitare una cliente che crea solo problemi, mette in dubbio il tuo lavoro allo stesso modo è importante evitare personale poco collaborativo, che ha solo pretese e che non è disposto a venirti incontro.

Gestire personale estetista

Le problematiche interne allo staff

Purtroppo nessuno è in grado di insegnarti a diventare una leader. L’autorevolezza e la sicurezza in te stessa la costruisci giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza. L’importate è affrontare tutti i problemi con decisione e tempismo, parlare in maniera chiara e diretta e cercare di essere sempre coerenti. Non si può andare sempre tutti d’accordo. Il problema è che molte Estetiste Titolari vedono il proprio staff come una sorta di famiglia o come un gruppo di amiche. Questo atteggiamento, purtroppo, può avere delle conseguenze davvero deleterie sul lungo termine.  

Devi ricordare che il tuo è un luogo di lavoro, dove devono vigere regole chiare ed obiettivi ben precisi, in cui non possono mai mancare il rispetto e la correttezza, da entrambe le parti! Non puoi sfogarti o lasciarti andare al nervosismo come faresti con una famigliare, ma devi mantenere un atteggiamento sempre professionale. Allo stesso tempo non puoi tollerare comportamenti inadeguati o poco rispettosi da parte del tuo personale.

Dome abbiamo già detto, il vostro è un rapporto lavorativo: ci deve sempre essere uno scambio equilibrato. Né tu né la tua collaboratrice state facendo beneficenza: tu la paghi per il il suo lavoro, con uno stipendio che deve essere corretto e che deve stimolarla ad impegnarsi ogni giorno. D’altro canto lei, dal momento che riceve una remunerazione, deve svolgere con impegno e professionalità il suo lavoro, ricordando che la titolare sei tu e che l’ultima parola sulle decisioni la metti tu (magari questa fosse sempre una cosa positiva!).

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