Titolare Coerente = Azienda Coerente = Azienda che Guadagna

Coerenza-2

È un argomento fondamentale, è veramente veramente difficile riuscire ad esserlo fino in fondo, non è semplice per un essere umano, è difficile riuscire a fare ciò fino in fondo.

Cosa? Essere coerenti!

Comunque noi siamo qui per provarci sempre, cara Estetista Imprenditrice, caro Parrucchiere Imprenditore.

 

Cos’è veramente la coerenza?

 

Il mercato ritiene che un’azienda sia coerente quando è figlia di un metodo, figlia di quattro nozioni fritte e rifritte.

Io ho un pensiero diverso, secondo me la coerenza la fa il messaggio che l’azienda manda al mercato; in linea con abitudini, colori, musica, comportamenti, modi di vivere e di essere delle professioniste che popolano l’azienda.

È una cosa a metà tra la filosofia e il marketing.

Il marketing odierno d’altronde ci dice che i clienti comprano te, comprano la tua filosofia, comprano il tuo modo di essere, comprano il loro modo di riconoscersi in te, comprano il loro modo di essere come te, il loro modo di sentirsi trattati da te come loro tratterebbero i loro clienti (marketing 4.0).

Non basta! Tutto ciò fa parte del mandare un messaggio chiaro, limpido e forte al mercato, far capire chiaramente chi siamo come professioniste e come persone, non possiamo scindere queste due figure, è impossibile.

Dico sempre alle mie clienti che per il lavoro che fanno per come oggi il mondo/il mercato veicola informazioni, bisogna stare molto attente a come ci comportiamo quando ci leviamo la divisa, quando frequentiamo i social network (Facebook & C.), quando frequentiamo ambienti pubblici:

—> tutti guardano
—> tutti valutano
—> tutti giudicano
—> tutti emettono giudizi affrettati (pregiudizi)
—> tutti tendono a andare velocemente alle conclusioni

Nessuno di noi è esentato da queste situazioni, quindi molta attenzione al messaggio verbale e comportamentale.

Molta attenzione a distinguersi dalla massa.

 

La Coerenza come elemento di marketing del tuo Centro estetico & del tuo Salone Acconciatura

 

Anche il marketing attuale chiede di distinguersi e di farlo in maniera chiara, altrimenti il rischio di entrare in macrofamiglie è troppo alto.

Il rischio di essere accomunati con situazioni, persone, categorie e modalità che non ci piacciono è enorme.

Ti faccio qualche esempio: quando ero ragazzo, nell’età del bischero (come si dice in Toscana) frequentavo compagnie non proprio raccomandabili; andavamo tutti insieme in un bar che a Montecatini, dove sono nato e cresciuto, era riconosciuto per essere poco raccomandabile.

Gioco e droga imperversavano…io con una piccola parte dei miei amici ci limitavamo a qualche Marlboro (sigaretta) ma eravamo una minoranza, forse una decina di persone fra maschi e femmine.

Nel gruppo c’erano un sacco di ragazzi e qualche ragazza (in totale credo un 60 di persone) dedite ad attività più aggressive, più stupefacenti…finché ci sono stato io si trattava di fumo o forse qualcosa di più, con esattezza non so, non andavo mai con loro quando partivano per le spedizioni…

A dirla tutta venivamo presi in giro perché non ci sballavamo, non facevamo cose stupefacenti e non eravamo sempre di “fuori”, come si diceva in gergo.

Però quando andavamo a giro, spesso mi fermavano dicendo: “…o ma c’hai nulla…hai fumo, qualcosa?” e io “No”, ancora “…come no tu fai parte di quel gruppo, impossibile che tu non abbia…”.

Non basta, qualche genitore di qualche persona che frequentavo extra gruppo non mi vedeva di buon occhio, non perché facessi qualcosa in particolare, semplicemente perché facendo parte di quel gruppo, pensavano che fossi come loro.

Non sempre chi va con lo zoppo impara a zoppicare.

C’è da dire che la goccia che fece traboccare il vaso fu quando la Polizia per qualche mese di fila venne a prendere il documenti a tutti per 2 volte il giorno ogni giorno.

Non lo potevo più sopportare, d’altronde io e pochi altri non facevamo niente di illegale e non avevamo nessun comportamento che lasciasse intendere.

Fu così che decidemmo di traslocare in un altro bar e di tagliare in maniera netta con quel gruppo di ragazzi.

Ancora, ti porto un esempio di business puro quanto mai attuale: il mercato nel quale siamo è popolato da fauna di diverso tipo e ognuno manda il suo messaggio al mercato, ognuno di noi decide come farsi leggere e come vuole essere visto dal mercato.

Ogni professionista tramite le proprie azioni, tramite le proprie convinzioni, tramite le proprie idee, tramite le proprie strategie manda un messaggio al mercato.

Sto per scriverti qualcosa che è forte, è diretto ma è solo, unicamente marketing.

Qualcuno ha scritto & detto qualcosa di forte su di me.

Mi hanno chiamato amici, colleghi, le mie socie addirittura mi hanno chiesto cosa fare ed io ho risposto semplicemente: “Niente”.

Perché?

Perché è marketing,
è posizionamento,
è un modo per emergere,
è un modo per distinguersi dalla massa,
è un modo per farsi notare,

è un modo per farsi comprare e ognuno usa gli strumenti che ha, ognuno per la propria competenza e la propria coerenza, ognuno per il messaggio personale & professionale che intende mandare al mercato.

C’è poco da fare: tu fai delle scelte, dici qualcosa, a qualcuno piaci ad altri no, qualcuno ti compra, altri no, qualcuno ti ama, altri no.

Decidi tu per cosa ti devono comprare, io ho deciso di farmi comprare per coerenza e verità tra vita personale e vita professionale e questo è ciò che suggerisco alle mie clienti.

La tua coerenza inizia dalla tua persona, dalle tue parole, dalle tue azioni, dalla tua vita personale e professionale

E
finisce al tuo ambiente, le persone che frequenti e come ti comporti, insomma lo stile di vita che hai.

Nel trasferimento da un bar all’altro ho capito il detto di mia nonna…dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

Veniamo all’altro esempio.

C’é qualcuno che sostiene di essere il migliore nel suo settore solamente perché dice di farlo da qualche anno (dice)…la cosa triste è che se lo dice da solo.

Io non voglio essere il migliore, non saprò mai se lo sono veramente e non posso dirlo io.

A me interessa essere il primo:

1. Il primo ad avere messo insieme parrucchieri ed estetiste
2. Il primo a farti capire quante similitudini ci sono fra voi
3. Il primo ad averti fatto fare risultati importanti
4. Il primo ad aver contributo nel farti fare i migliori risultati sul mercato
5. Il primo nella tua testa quando decidi di farti aiutare
6. Il primo a sviluppare insieme a te un programma che si adatta a te e alla tua azienda in maniera perfetta

Io non sono il migliore, io non voglio essere il migliore, il migliore é stato crocifisso, io non voglio essere crocifisso…

Noi, esattamente come te, non abbiamo metodi, pozioni, segreti, mica siamo stregoni, noi siamo destinati a durare nel tempo, esattamente come te (coerenza).

Noi esattamente come te abbiamo bisogno di durare nel tempo, di guadagnare nel tempo di costruire nel tempo.

Hai fretta, vuoi subito metodi, segreti, vincite che poi non sai gestire e si trasformano in enormi perdite? Noi non siamo per te, noi non abbiamo il biglietto della lotteria per la vincita una volta nella vita.

Noi siamo come la lotteria, cioè colei che vince sempre, per sempre, nel tempo.

I vincitori dell’unico biglietto spariscono e tornano perdenti, noi (lotteria) esistiamo da sempre e ci siamo per sempre.

Secondo me quando intraprendi un percorso che funziona, ti deve accompagnare tutta la vita.

Se smetti vuol dire che non é così efficace o che le informazioni sono limitate…

Se devo vendere per fare sensazione e stupirti con parole tipo segreto, metodo, magica, unica, solo io…mi sento banale e stupido e mi sembra di considerare anche te così…preferisco dirti la verità e preferisco dirti ciò che funziona.

Perché dopo un pochino di tempo, nonostante il metodo infallibile non si continua la collaborazione? Le scuole vengono a noia? Le scuole non sono così efficaci?

– Hai capito cosa intendo per distinguersi
– Hai capito perché non voglio mandare affanculo la mia coerenza personale in nome e per conto del denaro
– Hai capito perché mi posso mettere a sedere e guardare in faccia tutto e tutti e dire sempre ciò che penso
– Hai capito perché essere è meglio che apparire
– Hai capito come si fa a partire piano, farsi staccare dal gruppo ma riprendere tutti già dalle prime salite e staccarli per vincere non la gara, non la tappa bensì il campionato
– Hai capito quei ragazzi del bar per bisogno di apparire, per la fretta di essere grandi prima del tempo, per voler vivere ciò che non apparteneva loro come si sono ridotti
– Hai capito che per essere coerente ogni tanto la strada è più lunga ma più sicura
– Hai capito che la fretta di avere rovina il tuo essere
– Hai capito che stima e ricchezza (anche economica) sono direttamente proporzionali, ci vuole tempo per costruirle e un istante per distruggerle (basta essere incoerente e non mantenere le promesse)

Vuoi sapere che fine hanno fatto quei ragazzi?

Qualcuno entra ed esce da San Patrignano (carcere), qualcuno è sotto terra, qualcuno è uno spiantato, qualcuno è un disgraziato a vita, qualcuno ha bruciato un bel po’ di cellule cerebrali, di altri non ci sono notizie…ringraziando Dio qualcuno è un serio professionista e fra Architetti, Geometri e Avvocati…

Mia nonna ha sempre avuto ragione: MALE NON FARE, PAURA NON AVERE.

Sii giusto&coerente, vivi senza aspettare di essere ricompensato, la vita è la tua ricompensa migliore.

D.

P.S.: Tranquilla è solo marketing.
P.P.S.: Si fa così, solo che qualcuno dice verità ed altri bugie, scegli a chi credere MA non sbagliare scelta, risalire la corrente dopo che ti sei messa in mani sbagliate…ricorda: non sei un salmone.

P.P.S.: Fai marketing sui tuoi concorrenti, differenziati da loro ma tieni FOCUS & DIVERTIMENTO sulla tua azienda coerentemente.

D.

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